“Roma… …è traversata dal volo d’infiniti celesti pennuti: cherubini, arcangeli e troni distendono le ali e suonano le trombe in mille quadri, immersi nel marmo brandiscono spade e portano i simboli della Passione, sono terribili o paffuti, incerti tra la terra e il cielo, fuggevoli forme del vento e della misericordia. Per noi romani sono presenze quotidiane, ce li ritroviamo attorno come i piccioni delle piazze o i gabbiani che volteggiano sul Tevere, sono punti d’appoggio per gli occhi che cercano l’alto, gradini dell’immaginazione. Ognuno di noi, poi, ha il suo angelo preferito, quello di cui, in un certo senso, si considera custode.”
M. Lodoli (2005)